orientexpress.na.itAchab e la ferita dell'assoluto Donato Di Crecchio
Squarci, 2025.PDF12 pagine LEGGILO ORA! Tutte le immagini contenuti negli articoli sono di proprietà dell'autore o dei licenziatari e sono protette da diritti di autore.
Come un mistico al contrario, Achab vive nell’estasi del rancore, in una trance lucida che consuma tutto ciò che è umano attorno a lui.
Nulla ha più valore: né l’equipaggio, né la rotta, né la casa lontana, né i venti che cambiano. Il Pequod non è più un bastimento, ma un altare mobile, una bara solenne che scivola sul mare portando con sé il seme del sacrilegio. Rubrica SquarciEstratti, ferite, fenditure di scritturaSe la scrittura si serve di aghi e coltelli, se punge e lacera, se ogni pagina apre un varco in mezzo all'ovvio e al non detto, se la ragione ha bisogno di attimi di illucidità, se ogni testo si apre su un paesaggio interiore, se è un buco della serratura da cui spiare il mondo, se duole, se è una lama nella carne, se è una trama interrotta in un punto a caso, se la narrazione si spezza come un canto, se è una dissonanza, se semplicemente siete curiosi di sapere chi siamo. Estratti, ferite, fenditure di scrittura, un modo per sentire i nostri silenzi e leggere tra le righe di ciò che abbiamo in cantiere. Seguici anche su:HomeCollaneLibriTop 10RubricheArticoliNewsRicercaAutoriArchivioSu OXPMembri