Poesie | martedì 16 agosto 2011
Carlo Di Legge
Tu, nato esposto al mare
Da molto tempo, vedi i pini,
nati lungo la strada,
piegati dal vento di terra
in direzione del mare.
Solo alcuni eucalipti
dalla bianca corteccia
resistono dritti.
Certo, dalla parte del mare
il vento ha piegato gli arbusti,
li ha spogliati in figure essenziali
di vento di mare,
dirette a terra.
Alcuni, vicini al mare,
inclinano alla terra,
altri, nati da parte di terra,
tendono al mare:
dipende da dove si è nati,
dall’esposizione alle forze.
Per i più si presta la terra,
in questo riconosci una giustezza:
i più senza terra non avrebbero
respiro.
Adesso risolvi, per come ti parla,
l’enigma del mare e della terra.
A te ora piacciono gli alberi
dalla corteccia bianca:
né mare né terra ma stelle,
breve percorso d’albero.
Tu, nato esposto a mare,
in tramonti di giorni e di notti
sbianchi la corteccia,
desiderando le stelle,
e t’eserciti a stare diritto.
Forse così non è,
ma così, guardando gli alberi,
oggi ti piace pensare.
Litoranea, 29.7.2011