Poesie | venerdì 10 giugno 2011
Carlo Di Legge
Malinconia
Mattina: la malinconia mi ha trovato
e s’è seduta accanto. Una musica è
sospesa nell’aria.
Il sole non riscalda.
Cerco gli alberi – un istante con lei.
Da dove vieni, malinconia, ospite mia:
da nastri di silenzio, da mura greche?
Malinconia, viso brullo, montagne di luna,
luci di tramontana dell’infanzia, ricordi passati, e
futuri:
non parlano a quest’ora
le ginestre fiammeggianti dei cespugli –
malinconia, sorridi?
Dolce sorriso il tuo ma non di gioia.
Mi guardi, sorridi: mi conosci? So di
lontananze, di possessi perduti? So come
sono le cose? Forse il tempo è consumato?
Sui contrafforti brulli del cuore
sentimenti come uccelli-spine s’alzano musicali
e vanno al niente.
Nocera Inferiore, 3.6.2011