Poesie | lunedì 3 maggio 2010
Carlo Di Legge
Versione del Chisciotte
albero diritto nelle dune
cuore senza radici
sai di terre d’argilla e di sterpi
dipendi da te
sotto i ponti
a traversare giorni e notti
non scorre l’acqua
qualche incidente senza significato
avrebbe potuto avvisarti
d’un tratto si spezzò qualcosa
ora che restano pietre di castelli
e sai di donne e d’uomini
il conoscere supera il condividere
t’amano ancora senza sapere amare
o sapendo
senza dire
ma più spesso sembrano fuggirti
Aragona, 18.4.2010
Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia.
Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti.
Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente.
Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.