Poesie | domenica 24 maggio 2009
Carlo Di Legge
Disamore per sempre
Alle persone di buon senso
Verso di te sto in guardia,
sentimento
di protezione e rifugio,
che t’affacci e ritiri dalle stanze
piene di oggetti noti.
A noi due. Che nascondete,
protezione e rifugio, doppi, in un
sentimento solo?
Ecco: ogni cosa ha un prezzo
suggerisce il disamore.
E aggiunge: la grazia
solo a volte ci tocca, o forse mai.
Per me, non cambio
protezione e rifugio
con te, disamore.
Per sempre ti
lascio, vera disgrazia, a chi ti vuole.
E dunque: ancora, come altre volte
nuove partenze?
Perché sempre qualcuno è partito:
ma più delle partenze mi spaventa
il disamore, abitargli
per sempre a fianco, dormire
camminargli vicino.
5.5.2009
Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia.
Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti.
Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente.
Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.