Poesie | domenica 7 settembre 2008
Carlo Di Legge
Qui volentieri mi parlano
Questa pianta, esile e ricca,
alta un po’ più di me, che sale, nutrita
dalla forza del tufo,
la trovo quasi sempre in fiore, e adesso,
– a volte si sente l’autunno – regala
rose dal delicato profumo
e senza fine germoglia.
Vorrei essere come la pianta,
inebriato di luna e di sole
nonostante i morti.
Il sogno, il mio ricordo, è vicino
a coloro che non possono tornare:
qui volentieri mi parlano.
So la fortuna di averli conosciuti,
e porto le diverse figure, così forti,
nel tempo.
M’informo sulle durate delle rose:
è già molto, le piantò mia madre.
Il nostro affetto vive come le rose.
Resiste fermo come il marmo povero
che usiamo.
24.8.2008