Poesie | domenica 24 dicembre 2006

Carlo Di Legge

Vita

Cose da nulla sorreggono la vita. Così gusti
la vita: come se fossi nato ieri. Conserva il
bambino, cura l’uomo: l’uno e l’altro, insieme.
Alfabeti e nuove lingue, porte, nuove strade.
Ami la vita. Anche un ticket del posteggio
significa. Un colore delicato o violento, lo
zucchero e un grano di sale.
Ti emoziona la maestà delle montagne. Le gobbe
prone sotto il tempo. La fierezza dei picchi. I
boschi, il muschio, i fiori e le più piccole farfalle.
Il mare caldo ti attira da non poterne uscire.
Curiosità del nuovo. La moda. Viaggi, partenze,
luoghi lontani:
alfabeti e nuove lingue, porte,
nuove strade. Un’ondata irresistibile che avvolge.
Il volto altrui che si presenta. Il corpo, la prova
delle passioni. La festa, la folla,
amicizia e contesa. Vendere e acquistare.

Ogni cosa è luogo, ogni luogo, mappa. Mappe
di realtà, mappe di fantasia. Ogni parte del tutto
vale tutto. Tieni fermo e libera il bambino,
paragonati al bambino: ama la vita.



Dicembre 2006


Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia. Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti. Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente. Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Sentire il tango argentino. Dieci lettere e una poesia, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2011)
Il candore e il vento, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2008)