Poesie | martedì 26 novembre 2013

Carlo Di Legge

Il lavoro su di sé

Spera il meglio.
Cambia piuttosto te stesso
che gli altri,
secondo antichi consigli.
Se ci sono porte che chiudono,
non sei mai stato di quelle.
Si presenta l’enigma –
ti avvolge, come una marea:
non è che illusione.

Viene, l’orgoglio: forse
la tua casa è l’orgoglio?

Non far paura, ma accogli.
È qui, dove ospitare amici,
come un paese d’uomini e donne,
solidali per imprese senza invidia.

Osserva il dolore, quando assale: pensa
che non sei solo. Eppure
si fa strada? Ma a volte (non
sempre) sai come fare .

Tutto può restare:
cosa è perduto, che non ti accompagni?
Nel giardino, intorno a te,
coltiva l’erba della gratitudine.
Cura piante d’ombra, fitte di presenze.

Ci sono porte per chiudere e fermare:
non sei tu.
Chi vuole, resti, chi non vuole, vada.
Tu sei la porta che gira per aprire.



Nocera Inferiore, 19.11.2013


Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia. Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti. Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente. Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Sentire il tango argentino. Dieci lettere e una poesia, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2011)
Il candore e il vento, di Carlo Di Legge (Fuori Collana, 2008)