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Poesie > venerdì 11 novembre 2011 - #303
Oriente
Carlo Di Legge
Mi sono preparato alla??Oriente.
Dapprima presenze-lontananze sfuocate:
poi sembravano chiarirsi allo sguardo.

Ma una notte
ho rinunciato al grande viaggio.
Quella notte, ma??hai lasciato in dono
un libro minuscolo.
Andando al lavoro, la??ho letto,
senza interrompere.
Era sul vivere e sul morire
a causa di quel che non accade,
nAc si dice, il senza-parola
che parla e decide oltre il silenzio.
Il libro mi portava la??Oriente:
il fascino, la difficoltA?.
Leggendo, me ne sono ricordato a??g
la??avevo giA? letto,
solo che ora usciva dal nascosto,
con la tua dedica,
si veniva a comporre in evidenza
nella mia trama.

Quando sono arrivato alla fermata del bus,
dopo il treno,
una voce straniera mi ha domandato
la??orario di partenza.
Ho alzato gli occhi. Ho riconosciuto
la pelle scura
e le dita piene di anelli da??argento
di un ragazzo indiano.


Vallo della Lucania, 11. 11. 2011