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Poesie > sabato 23 luglio 2011 - #326
Una regione dell'emozione
Carlo Di Legge
Ti guardano, ti divorano con gli occhi.
Sei catturato negli sguardi,
sei preso nei progetti altrui:
ma tu non fare progetti sugli altri, neanche sui figli,
o, se vuoi, progetta te stesso.

Guardando gli uomini, conosci te stesso.
Li vedi: fanno e dicono cose terribili:
forse nessuna mai ti passA2 per la mente?
Li vedi: ti guardano. Dunque guA?rdati, e vedi.
La??innocenza non A?N la tua virtA1,
e, se lo fosse, le cose cambierebbero?
Forse non conosci qualcuno
dei loro sentimenti malati?
Guarda bene te stesso, allora, e vedrai,
non sei diverso: solo, nel caso migliore,
piA1 attento. E allora continua, ed A?N tutto.

Sei fiducioso come un agnello mansueto?
PiA1 li fai avvicinare a respirare la tua aria,
a bere la tua acqua, piA1 ti esponi,
piA1 gli dai il tuo spazio, piA1 ti consegni,
e ti fai prendere,
piA1 ti offri, piA1 ti colpiscono.
Ognuno porta una sua intenzione sulle cose,
nessuno puA2 essere uguale a un altro;
ca??A?N chi impone al mondo le proprie differenze a??g
ma tu sei cosA?? forte?
Tra loro diranno ciA2 che vedono,
ma secondo una??intenzione:
vedranno quel che intendono,
non ciA2 che tu intendi.
Oppure vedranno bene ciA2 che intendi,
ma trovano sempre il singolare in te,
un motivo si trova sempre:
le tue differenze le ricercano,
senza guardare le proprie,
sono pronti a punirti e a fartela pagare.
I tuoi pensieri piA1 nobili
saranno per gli altri i piA1 sordidi,
perchAc gli altri sono la??inferno.
Non compiacerti di te stesso,
non potrete stare insieme
senza sporcarvi un poa?? ogni giorno.
Non ti compiacere della compagnia,
se non devi.
E tu guarda te stesso e vedi te stesso:
se vuoi vivere come devi,
comunque convieni con gli altri.
Devi trovare un luogo comune e andarci,
per trovarli e farti trovare dove vogliono.

Non A?N tutto, ma questa parte pesa.
Non attenderti paradisi con gli altri
ma lavora, come se dovessero venire,
o, se riesci, trovali, o fatti trovare,
e spera il meglio.
Se il tempo ti dona paradisi,
sii pronto a perderli;
lavora per confermarli ma non per possederli,
e, se il tempo li conferma,
serba gratitudine alla vita.
Di quello non voglio parlare adesso,
ma piuttosto preparati al peggio,
alla??aggressione violenta e a quella subdola.
Se sai parlare, fallo con accortezza;
per quanto non ci sia attenzione che basti a??g
perciA2 il silenzio A?N da??oro.
Di ciA2 che dici, ti potrai pentire:
ogni informazione data senza volere
la potranno usare contro di te.
Sappi parlare senza dire di te a??g
comunque, avrai detto troppo.
Per ogni disponibilitA? alla??ascolto, potrai venir catturato;
sii disponibile ma forse non avrai moneta uguale.

Le storie di ospitalitA? al primo sguardo
sono eccezioni, non esempi da seguire sempre,
ma va coltivata con cura la??idea della??occhio
che vede il pellegrino ospite al primo sguardo.
.
Ogni sorriso potrA? venire abusato a??g
sorridi, senza attenderti sorrisi
che non nascondano predatori.
E tu, nAc tigre nAc faina,
diverso come ognuno A?N diverso,
se sai, coltiva in te le bestie necessarie,
per saperle convocare quando occorre.
Se hai qualcosa che agli altri piace,
cercheranno di prendertela, per averla,
o comunque di toglierla a te,
o di fare in modo che tu non la??abbia.
Tesseranno la??insidia senza fine.
Se ti sembra da??essere fortezza sicura,
troveranno varchi per insinuarsi,
vedranno punti deboli da colpire.
I tuoi piA1 forti legami alla vita, gli affetti,
i sensibili genitori, o i bambini,
o la tua donna, o la??uomo,
li attaccheranno, per reciderli,
o, se non possono, per danneggiarli.
Attento alle differenze dagli altri,
attento alle singolaritA?,
il senso comune ti esamina per trovarle,
ne trova sempre ma non A?N per comprendere.

Attento ai tuoi averi, di qualunque natura.
Non desiderare quelli da?? altri,
piuttosto ammira, quando A?N il caso.
Arriveranno a te in ogni momento,
a turbare i pensieri e le azioni:
esercito di dAcmoni della??invidia e della gelosia,
legioni del risentimento e
della malevolenza,
da trovare e da curare in te stesso.
Accogli, solo se sei capace di espellere;
apri, solo se sai chiudere.
Oppure, difendi alla??inizio, e abbraccia, se sei certo.
Ma, in genere, meglio che eviti
lo sconosciuto, come ho detto,
o accogli lo straniero, come nelle storie,
ma non abbassare la guardia.
Se curi lo sguardo, alla??occhio esperto
le prime impressioni si rivelano giuste.
Sei vivente relazione,
le fortezze pure, le garanzie inespugnabili
in questo mare sono poche.

Conosci te stesso negli altri,
e gli altri, guardando te stesso;
sappi la somiglianza nella diversitA?
e il diverso nel simile.
Spera e lavora per il meglio,
sii pronto ad affrontare il peggio,
in questo momento forse lo preparano.
Questa A?N solo parte di veritA??
del resto, adesso non A?N tempo di parlare,
A?N tempo di battaglia.


10.7.2011