I funamboli,
eretti,
si portano avanti
sulla corda della vita.
Buoni equilibristi,
ne conquistano
la??altro capo.
Il passo apparentemente incerto,
ma lo sguardo dritto
alla meta,
la loro silhouette
si lascia
dietro
una fune ormai presa.
Un sogno per noi,
ridicoli cabarettisti,
il cui animo informe,
con parvenze di golem,
goffamente
procede e senza
scorgere mete.
Ma ci diamo ugualmente
alla fune, oscillanti
e maldestri come grossi macachi,
a produrre
il nostro buffo intermezzo.