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Poesie > giovedì 5 maggio 2011 - #452
Vibrante corda armonica
Carlo Di Legge
Di questi tempi, il cammino
avverte la lingua delle antiche pietre
e di ogni etA? del giorno, da??ogni
sfumata luce di cielo.
Qui parlano musiche di cielo e da?? acqua:
per questo,
ho potuto vederti, e sentire proprio te,
vibrante corda armonica:
adesso musica di questo mio tempo.

Portavo giA? queste parole, e posso dirtele.

Tu sei
come un villaggio, familiare in ogni angolo.
Sei distanza che si annulla, rivelando altra distanza;
sei una prossimitA?, e ogni punto A?N dentro.

Se resti, continuerA2 a guardare
in te la??eleganza venerabile,
ma giovane ogni volta.
Se vai a??g continuerA2 ad avvertire per te vicinanze e
distanze,
fin quando potrA2,
poi
forse tornerA2
a qualcuno, o a nessuno, al qualche volta, o al mai.

Poi
certamente tornerA2
a ogni sfumata luce
di stella e musica di vento notturno;
e al tutto insieme che ho dentro,

a questa luce oscura che mi attraversa in ogni direzione,
domanderA2 a??g senza credervi a??g perchAc
ciA2 che ha inizio A?N da sempre giA? finito.


13.4.2011