Le avevo detto di non innamorarsi di me. a??Non so amarea?? le avevo detto con i miei modi non proprio garbati. Lei mi aveva spalancato le braccia con un sorriso a??viene ti insegnoa??. DiventA2 la mia sacerdotessa. La vestale che alimentava il fuoco della??eros giorno dopo giorno. Mi fidai. Sbagliai. Il bruciore alla bocca dello stomaco aumenta. Non capisco qual A?N la causa. O forse lo so, ma preferisco prendermela con il bicchiere.
a??Ma tu la filosofia non la ami?a??, mi chiede mentre ripone una bottiglia su uno scaffale. Alzo lo sguardo dal bicchiere. Non ce la??ho con lui, fa il suo mestiere. SarA? pure un brutto mestiere, ma ognuno nasce per qualcosa. SA??, e io? Per che cosa sono nato? a??Allora perchAc non mi rispondi?a?? Il tono incalzante iniziava ad infastidirmi. a??SA??a??, risposi a stento, a??amo la filosofiaa??. a??Allora sai amarea??, ribatte il vecchio metafisico. Cerco una??argomentazione per smontare il suo semplice teorema. Mando giA1 la??ultimo sorso, piA1 per tenerlo impegnato a??g lo vidi mentre si attrezzava per propinarmi la??ennesima sapiente mescolanza a??g che per volontA?. a??A? una??altra cosaa??, sono le uniche parole che riesco a pronunciare. Una difesa pessima. a??Colpa della??alcoola??, dico pensando ad alta voce. E continuo a giocare con il bicchiere. Una volta lei mi disse a??aprimi il tuo cuorea??. La??ho fatto. O meglio la??ho fatto solo a metA?. Poteva bastare, non era necessario esagerare. Ma lei non era riuscita ad entrare. Forse era troppo grossa per farlo. a??Sarebbe stato inutilea??, sussurro, colpendo con il ginocchio il bancone. Il match con la mia anima sta per finire. Come ogni sera nessun vinto, nAc tantomeno un vincitore. Forse era questo che mi logorava.
Mi avvio verso la cassa. Era giA? pronto. Quel colore mi metteva di buonumore. Lui lo sapeva. Per questo lo preparava prima che varcassi quella porta. Era come la benedizione a fine messa. Senza quella non si poteva dire di aver assistito ad una funzione. Lo butto giA1 in due sorsi. Il Drambuie aveva una caratteristica: prima la dolcezza del miele, poi il ruvido schiaffo della??alcool. Era come lei. PerciA2 la??amavo. In fin dei conti amavo anche lei. Pago e vado via. Giacomo mi seguiva con lo sguardo del buon pastore. Sarei ritornato, lui lo sapeva. E lo sapevo anche io.