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Poesie > martedì 1 febbraio 2011 - #684
Mi sono quasi fermato
Carlo Di Legge
Ho letto libri di poesia
e non vedevo la??ora di finirli,
ma di questo, desidero sempre girare la pagina.
Quanto alla??autore,
ho vissuto piA1 a lungo di lui, di parecchio,
A?N come se mi dicesse:
faa?? del tuo meglio, sarebbe ora.
Il libro ha cinquecento pagine e piA1:
in pochi giorni sono arrivato a sessanta dalla fine
o forse pochi mi sono sembrati:
avrei voluto che fossero di piA1,
leggendo ma??ero quasi fermato.
Questo A?N il mio poeta, ho pensato, A?N questa la poesia
che vorrei, o una delle poche,
perciA2 mi sono quasi fermato. Quasi:
per vedere cosa??altro dice,
vorrei sempre voltare pagina,
e insieme vorrei fermarmi a vedere meglio
cosa veramente intendeva adesso,
o cosa mi lascia intendere.
Appare come la vita, quel che lui sa??inventa A?N
tutto vero, lo puoi riconoscere,
ma A?N anche una rivelazione,
quindi non A?N proprio come la vita ma A?N una
vita maggiore, come uno di quei distillati
ottenuti con somma cura.
Mi sono
quasi
fermato, sto rallentando la lettura
per poterla gustare piA1 a lungo, perchAc so che
non ca??A?N tempo, A?N sempre cosA??, di solito non torno
sulle cose giA? lette.
Ma non so cosa??ha questo libro, oppure cosa ho io:
A?N insolito.
Questa??uomo, la sua storia, il libro. Forse
lo lascerA2 sul tavolo a??g aspetto, forse
bisogna cercare altro tempo.

Gennaio 2011