Ho letto che al momento del concepimento due cellule si fondono tra loroa?|una specie di danza le fa incontrare e poi una volta vicine diventano una sol cosa..che cresce, cresce e diviene giorno per giorno. Organi, tessuti, muscoli, ossa...A?N tutto in divenire, giorno dopo giornoa?|forse il tessuto della??anima A?N la??ultima cosa che si formaa?|e ioa?|sono nato proprio prima di quei fatidici giornia?|Mia madre avrA? pensato che bel bambinoa?|A?N sano, mangia, piange e sorridea?|e invecea?|mi mancava qualcosaa?|qualcosa che gli occhi non potevano scorgere..
Quanti anni sono passati da quel giorno, da quel primo respiro, da quel primo vagitoa?|il tessuto della??anima non A?N cresciuto, A?N rimasto un abbozzoa?|e anche ora che sto invecchiando quel tessuto non mostra rughe. La mia anima A?N un abbozzo con la forma di un grembo, forse A?N per questo che sento accogliere in me ogni cosa. Sento che quell'abbozzo a volte assorbe l'anima altrui. Una surreale osmosi mi porta in alcuni giorni ad avere un'anima. Non capita spesso, e non capita con tutti. Quell'abbozzo di tessuto informe e immateriale quei giorni acquista peso..sembra dilatarsi..per poi tornare a contrarsi poco dopo...il tempo di un respiro, il tempo di percepire l'anima di colui o colei che ho incontrato. Sono nato senz'anima e privo dell'anima ne rubo un pA2 agli altri. Quel che rubo dura istanti, poi svanisce...e torna il vuoto, un grembo vuoto che tutto accoglie ma che mai A?N sazio. Quando sento di aver un'anima i miei occhi hanno una luce diversa, colgo le sfumature, il chiaroscuro di ogni cosa. Assaporo la pienezza dei tuoi gesti e le parole che la tua voce tace. Poi tutto svanisce e...torna il vuoto.
Ho un senso di vuoto, la??ho sempre avutoa?|mi A?N sempre mancato qualcosa..sono sempre andato alla ricerca del lontanoa?|del vuoto e mai del pienoa?|del tramonto e mai della??albaa?|sA?? deve esser colpa di quel parto prematuro, e dell'assenza di un'anima.