ho preso carta e penna.
E ho incominciato a ricordare.
Da qualche tempo A?N come
se...
mi fossero venuti a mancare
i contorni
del mio manichino.
Per la prima volta,
non mi sono piA1 riconosciuto in esso,
ed A?N strano.
Io sono la sua vita.
Ho tessuto le sue forme.
PerchAc fosse forte, duro,
freddo come loro.
A esso ho dato il mio cuore
vi ho vissuto dentro.
La??ho costruito affinchAc potesse
sopportare
l'esempio dettato dal mio sangue:
la mia storia in quanto incrocio
di due famiglie,
di tre popoli.
Volevo
che filtrasse le voci
e creasse
in me
l'immagine che descrivevano.
Ora ho paura che questi confini
non mi contengano piA1,
che la sostanza si perda.
E non so piA1 di che cosa vorrei essere fatto.
Di quale filo vorrei tessere me stesso...
Il mio cuore A?N come una cosa ferita
e che non riesco a controllare.
E la felicitA? A?N diventata un ricordo
che ha perso importanza.
Il peso della mia essenza
A?N diventato troppo grande
per il mio abito.
Si puA2 rinascere a un quarto di secolo?