sotto fili potenti.
Per strada figure indistinte
si affrettano a barlumi di sonno.
Infilo il portoncino con la??ombrello di pioggia
e la fanciullezza alle guance.
Per simpatia la febbre A?N nella??aria, basta poco,
un colpo di tosse.
E con la febbre
accolgo strane fantasie
e le bizzarrie delle favole
che un giorno mi hanno incantato
e ma??incantano ancora.
Nel silenzio della sera
il drago sputafuoco si erge.
La gola mi duole,
Non vi A?N altro rimedio:
tA?N con zucchero di canna,
come lo bevo con te.
Ti penso.
Vorrei costruire una zattera,
e portarti via in mare aperto.