Solitudine improvvisa. Mancanza di realtA? e concretezza. Nulla di importante, solo sensazioni.
Apro gli occhi: una??immensa distesa di brulla vegetazione. La adoro. Sembra di essere avvolta tra le braccia del passato. Ascolto. La natura mi chiama, io vado. Non ho mai creduto nei limiti. Deserto di anime, folla di spiriti. Non sono sola. Cielo grigio, giornata uggiosa. Un lampo attraversa il mio corpo, mi avvolge. Rumori assordanti, ode il mio orecchio poggiato sul terreno. Silenzio ininterrotto, ode la mia anima. Cammino, senza sosta. Osservo, ma non guardo, come inerte di fronte al desiderio. Mi possiede, A?N inevitabile. A? un vortice di sensazioni pericolose, che provo volentieri.
Sono nella terra dei miei sogni, la??ho capito quando ho scorto il primo angolo della sua vita. Entrare dentro di essa A?N qualcosa di inspiegabile. Un turbinio di emozioni che in questo istante riesco finalmente ad avvertire. Il vuoto A?N il segreto: lasciare che tutto scorra, come il fiume quando A?N in piena. Non ha il tempo di pensare ad altro.
Cerco la mia essenza, sto sbagliando. Non ho una??essenza, non sono. Distesa su una??enorme radice millenaria, apro la cerniera della mia pelle. Vivo.
Ora nessuno puA2 notarmi. CiA2 che la gente vede A?N ciA2 che ora non possiedo piA1. Vago, come una??aquila che sta cacciando la sua preda, inquieta. A? tutto cosA?? strano, lasciare la sicurezza per tentare il volo.
Immersa nel vuoto, mi aggiro nella mia solitudine colmata da una vasta steppa e da bellissimi cavalli che attraversano la terra con potenza. A? questa la forza che mi A?N sempre piaciuta. Corrono senza una meta, ed A?N rassicurante. A? questo il rumore che ho sempre amato: quello dei loro zoccoli che premono il terreno arido, arido come la??animo umano.
Osservo i piA1 piccoli movimenti senza che il tempo scorra. Mi adagio. Sto indossando i panni che ho sempre voluto, la semplicitA? e la mancanza di un terreno sicuro. Salgo su un cavallo e, spoglia di tutto, scappo via. CosA?? inizia la mia vera vitaa?|