la??acqua A?N salita alla collina, alla mia immobilitA?,
ai tuoi piedi piantati nel mio grembo.
Sono brezza o terra?
Le mura del convento mi guardano
sbarrando gli occhi
da inferriate arrugginite.
Ogni giorno qualcosa muta
al mistico andirivieni delle monache
che scorrono dietro vetri colorati,
dal refettorio alla cappella.
Ombre compatte,
ora esili
in cicliche ore: mattutine, vespertine, notturne.
Sulla mia pelle
le piante odorose
il rigoglio della mentuccia del tuo balcone.
Al sole
su gotiche guglie di emozioni
non entrano ragioni
nel perimetro del mio terrazzino.