dai vetri dei balconi
stagliano in lontananza il tempo e
il fuoco. La??orologio perso
e poi restituito
rimette in moto il tempo,
e le lancette
compiono i loro giri senza fine.
Mi fa paura
questo silenzio,
che mi accompagna
sul fondale di un racconto.
Prove e fantasmi si moltiplicano.
E danzano,
sul mio limite, dove ho creduto
tu fossi.
Questa volta, non A?N come le altre volte,
le cose hanno un nome assecondando le stagioni,
basta niente,
e battono i pomeriggi
sulla terra fredda.
La fontanella della piazzetta corre
in riflessi di illusioni a??g non per te, dai tanti mondi a??g
bollicine si raccolgono nella vasca
a forma di conchiglia. Rumori.
Rumori soliti spezzano dentro.