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Poesie > giovedì 30 ottobre 2008 - #439
Appartenenza
Carlo Di Legge



Da che ricordo, ho sempre avvertito
confusamente questa natura
delle due terre:
la pianura della Puglia e le montagne della Campania.

Oggi la strada mi porta a questo vallone immenso e selvaggio
e solitario, che solca
profondo
le montagne, e due falchi sostano nella??aria: da un punto
posso vedere il fondo, dove un ruscello ancora scava.

Come ma??imbatto nelle visioni della terra,
ritorna la condizione antica
ma domanda e risposta si vanno precisando.

Sono paesaggio della??anima
la??aspra faglia, il
corso da??acqua, gli
umidi solchi laterali alla grande valle, dove alberi autunnali
sembra sa??affollino a risalire al cielo.
So di appartenere a quei tronchi, a ogni stilla,
il mio sangue A?N la stessa linfa del vivente, so da??essere
in ogni atomo da??ossigeno o di roccia.
Tutto ha qualcosa di abisso illusorio, e di tormento.
Resisto, ma comincio a sentire
come un lontano invito.



30.10.2008