adirato sotto la luna
che guardava le tamerici
centenarie
calme e appena scosse
dal vento
con i loro tatuaggi
di cuori e angeli
dove la sabbia era
piA1 sottile.
Mi chiedevano: perchAc sei
un pino? PerchAc non ti muovi
sotto la pioggia e aspetti sempre
un gesto gentile
tu che gentile non sei?
I guerrieri che hanno attraversato
gli stretti fiordi
dove l'acqua A?N verde
mi hanno detto di rimanere qui
a cantare le loro geste
sebbene le tamerici
non ne vogliano sapere
e preferiscano allungare
le loro chiome flessuose
verso i giovani maschi
che si riposano sotto la loro ombra...
Sanno le tamerici
che io sono uno dei pochi amici
rimasti e mi prendono rispettosamente
in giro, e quando la notte
A?N inoltrata
spostano di lato le loro chiome
e lasciano che la luna
per un momento illumini
me solo
a guardia del fiordo
dove l'acqua A?N verde
e i sogni profondi...