traccia, nel cosmo,
di un nuovo presente.
Il crepuscolo della??anno,
il respiro sepolto
in un sarcofago,
un bussare alla porta
memore
di appuntite carezze.
Sfiorito il gioire
della libertA?
oltre spazi recinti.
La??illusione
di una goccia
che sembrava
mare.
Rannicchiata
fra le braccia
e le ginocchia,
dalla??indigenza,
riprenditi la nascita.
Sciogli il dolore
nella??ignaro
della conoscenza
e nel frizzante fresco
della primavera
trasvola.