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Squarci > mercoledì 27 dicembre 2006 - #656
Variazioni su Elisa
Antonio Abbate
Ea?? un periodo difficile. La mente A?N piena di pensieri, e ogni pensiero mi dA? angoscia. Ea?? finito il dolce torpore del vivere quotidiano, e avverto che anche il ritmo del mio respiro A?N cambiato. I miei occhi non riescono a vedere le stelle. E il mio cuore
sta diventando incapace di cogliere la bellezza, da quella della??alba a quella del tramonto. Sono perso come una bottiglia che galleggia nel mare. Forse, per sempre.
Qualcosa si A?N rotto. Avverto che alla mia vita A?N stato rubato qualcosa. Ca??A?N una ferita che la segna, e che continua a darmi dolore. Ho sofferto, e ora solo il tempo dirA?. PuA2 darsi che la cura sia nel tempo.
Nel dolore conservo ricordi, pezzi di veritA?, improvvise trafitture che mi rinviano a ciA2 che A?N stato. E anche se non sono solo, anche quando ho vicino qualcuno, sono solo in altro modo. Maa?| non importa la solitudine.
Se vado avanti, se continuo a vivere, A?N perchAc ho la sensazione che ci sia qualcosa da imparare. So che ci sarA? sempre qualcos'altro per cui vale la pena vivere.

Sogno un giorno estivo pieno di luce e di colori. Un giorno in cui tutti siano felici, un giorno in cui sa??incrocino i sorrisi di tutti verso tutti.
Questo A?N la??inverno che precede la fioritura? Qualcuno raccoglierA? la mia speranza?