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Poesie > sabato 2 dicembre 2006 - #326
Il vento freddo frusta le piante
Carlo Di Legge
e stanno ripavimentando le strade


Il caldo ha reso turgide le piante, la mancanza
da??acqua ha imposto esercizi. Il vento freddo ora
le frusta.
Stanno ripavimentando le strade.

Vestiti e oggetti sa??ammucchiano e tentano un
assedio, la memoria si smarrisce come un mucchio
di cose: una sortita spezza il cerchio, il regalo
involontario da??un ordine, ecco, governa la??esperienza.

In te, stelle nocchiere. Semplifica i pensieri. Siano
nudo aspetto da??una pianta invernale. Pur sempre ottobre
alla tua porta bussa, avviene che tu scriva di piA1
di quel che scrivi.
E stai di casa nei colori accoglienti.

Apprendi gli altri, senza seguirli ovunque. Sarai solo
spesso, ma guarda ottobre come bussa: non conosci
solitudini peggiori?
Non dimenticare la??esercizio. Se non per il difficile, il
facile non sarebbe. Se non per il complesso, non avevi
il semplice.

Non ti porre il problema che ta??insidia
quando possiedi tutte le soluzioni: debiti che non
puoi pagare, non ne hai, anche se
la??impossibile non difetta di motivo.
Sia la??anima un campo di sovrane mancanze, un
palazzo vuoto e attraversabile. Essenziale,
tesa a ciA2 che resta.

Resto di libertA?, conforto di sole e intermundi
da??ottobre. Vie ben lastricate che nessuno percorre,
se non vuoi. Un ponte che barcolla ma sostiene,
e quando piove un soffitto basso, che decanta umori.
Cuore che non sa??inganna, risposta che aspetta la
domanda. Rispondere senza corrispondere. Tempo
consegnato fuori dal tempo, e la vita allora una
nuvola senza peso.

Un fiume fantastico ha scavato e prosegue piA1
a valle. Il rigore sarA? mitigato dai colori, le domande
ti corrisponderanno. E
non dimenticare la??esercizio.


Ottobre 2006