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Poesie > lunedì 13 marzo 2006 - #649
Fare cose
Carlo Di Legge
(A Rob)

Troppo presto e troppo tardi siedono sempre
con paura e pigrizia. Dunque non A?N il momento.
Sarebbe meglio presto-e-tardi, insieme? Ma le
signore sa??indignano.

Buon senso domanda: quale sarA? il momento?
Non conosco il presto
e il tardi, ma soprattutto
il troppo!

Sempre presto, o tardi, per chi? Per qualcuno,
per qualcosa, il diavolo se li porti.
Sei qualcuno per qualcuno? Poco importa. Non
certo
per ognuno.

Ed A?N sempre troppo presto, o troppo tardi, per
qualcosa. Non per niente: del resto, si dA? sempre
qualcosa per qualcosa, prima
o poi. NAc presto nAc
tardi. Anche se niente A?N giA? qualcosa.

Alla??inferno il qualcosa! Cucinalo sulle
meticolose braci della??esperienza. No, facciamo la
cosa, la
cosa di cui si tratta, non qualcosa a??g seppur
non siamo pronti. La cosa, la cosa! Di che
si tratta?

Ea?? vero, il sole sa??alza e tramonta puntuale,
con scarti stagionali, e sono regolari (sui
calendari) le stagioni. Ma vento gabbiani e
nuvole vengono e vanno al momento, che A?N
quello: qualcuno, risentito, digrigna i denti al
momento. Sempre qualcosa che non va per
qualcuno. Ed A?N il momento giusto.

6 marzo 2006