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Squarci > sabato 18 febbraio 2006 - #434
PrAcvert
Carmen Vicinanza
Tuo padre amava PrAcvert, mi hai detto, sciacquando le tazze chino sul lavello della cucina. Hai ritrovato i suoi diari. Aveva trascritto stralci di poesie di PrAcvert.
Hai letto i suoi pensieri a venta??anni. Non ha mai visto i trenta. Eppure aveva fatto giA? tante cose.
Anche tu ne hai fatte tante. Sarebbe fiero di te, lo sento. Puoi leggerlo nei piccoli segreti che ha voluto lasciarti. Non si scrive nulla che non si voglia conservare.
AvrA? sentito la??esigenza di comunicare col futuro. Sei il figlio di Icaro che, quando scriveva, non sapeva neppure che sarebbe stato tuo padre. Non conosceva il tuo volto, non immaginava cosa avrebbe creato.

Mi parli talmente tanto poco di lui che scopro soltanto dopo anni questa sua vocazione poetica. Mi hai detto che neanche io ti parlo mai di mio padre. A? vero, non so perchAc.

Mi emoziona sempre parlare con te. Ea?? come assaporare un privilegio. Scavi nel mio profondo anche quando scherzi.
Sono orgogliosa di essere un tassello del tuo ingranaggio. Non A?N facile da spiegare,
ma non importa. Le cose importanti non hanno bisogno di spiegazioni. E va bene cosA??.