Questo testo proviene dall'Archivio OXP e può contenere "mojibake" - caratteri non correttamente codificati. Ci scusiamo per il fastidio. Contiamo di correggere e risolvere il problema.

Poesie > martedì 27 marzo 2018 - #338
Il sogno, le barche, le sirene - 5
Agostino Forte
le labbra sono screpolate
la mano si aggrappa allo scalmo
la voce chiede acqua
la??occhio si apre e si chiude
la mente A?N cinta di ignoto
nei deliri si susseguono ombre
vita in forma da??illusione
e spettri in vortice che la??onda sovrasta
investe e scaglia lontano
risucchiando per sempre al fondo degli abissi
tra miriadi di bolle vorticanti
in quella??ora per la quale
vivi alla memoria e morti nella pelle
staranno in attesa del giorno
in cui la parola svegli le dormienti figure

con mani legate
ma con attento orecchio
per ala e coda di pesce
per sperone che strazia
e squama che fende
per serpe e fA1lmine
per fruscA??o e tuono
dal cielo si sfodera luce
da un cosA?? grande cielo
unico e senza uguali
da un tal cielo
giunge luce
e come occhiata sul mondo
scivola gioia e riparo
sfaldando menzogna

i nomi sono barche
e solcano la??oceano
la ragione
in rotta verso il prossimo naufragio
in silenzio
offre spoglia di amicizia
e in dissolvenza
nel punto di solitudine e morte
non ha voce per chiedere attesa
nAc sipario.