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Squarci > domenica 22 novembre 2020 - #52
Il senso dei libri
Arianna Panza
Una volta con Eleonora abbiamo fatto un gioco: una di noi due doveva, con gli occhi chiusi, odorare un libro che la??altra le porgeva, cercando di indovinarne il titolo. A? un gioco inventato in un momento di noia, ma mi fa fare alcune riflessioni. In effetti io, sentendo la??odore, toccando le copertine e sfogliando le pagine sono sempre (o quasi) riuscita ad indovinare quale fosse il libro. Come A?N possibile? Quando compro un libro nuovo, prima di iniziare a leggere, mi piace toccarlo, osservarne i particolari e la copertina, odorare le sue pagine. Accarezzarlo, marcarlo come fa un gatto col suo territorio. PerchAc poi, quando lo apri e cominci ad immergerti pian piano nelle sue pagine, i rumori intorno si affievoliscono e, se alla??inizio fai fatica, quando il mondo e i rumori sono passati in secondo piano vuol dire che ti sei immerso del tutto... come quando vai a fare il bagno nella??acqua gelida di un lago di montagna: prima metti un piede, hai freddo, ne metti un altro, ti ritrai, ma poi quando il corpo A?N completamente immerso dentro vorresti non uscire piA1. Leggi, continui a leggere e perdi il senso del tempo, fino a quando, dopo un momento per te troppo breve, una voce brusca ti dice: a??Ehi, smettila, dobbiamo andarea??. Tu non capisci nulla, ti ritrovi sul divano di casa tua, mentre invece credevi di essere chissA? dove nel mondo. Gli occhi fanno fatica a riabituarsi e solo dopo senti di avere le gambe addormentate e, a malincuore, seguendo quella voce davanti a te, capisci che A?N il momento di andare.

Che cosa??A?N un libro senza un lettore? Sono tante pagine piene di parole senza senso, soltanto caratteri. A? soltanto con un lettore che quelle parole acquistano un senso. Il lettore A?N la chiave magica per un libro, che apre le sue parole e in ognuna di esse lascia una??emozione. Solo con un lettore il libro puA2 essere unico, senza A?N uguale a tutti gli altri. A? per questo che quando si legge un libro ognuno sperimenta qualcosa di diverso, perchAc in qualche modo A?N il lettore stesso che crea la storia, vivendola come un personaggio. Leggendo puoi provare moltissime sensazioni: puoi piangere, puoi ridere a crepapelle, puoi arrabbiarti, collegare una storia a un evento della tua vita. Il libro si collega alla tua mente, ti avvolge e prende le tue emozioni, fa uscire fuori anche quelle piA1 profonde, poi le assorbe e infine, come per magia, quelle si imprimono sulla carta ed emanano un odore, un ricordo. Quando in seguito aprirai il libro, sentirai quella??odore e improvvisamente proverai quella stessa emozione sentita la prima volta. Ti aprirA? un ricordo, potrai vedere la scena di quel momento, mentre leggevi, come se entrassi in una sfera di cristallo e rivivessi quella??attimo. PerchAc le emozioni in realtA? sono attimi, quello che resta nella tua anima sono solo sensazioni. Sono gli attimi che importano davvero, quelli che ti cambiano. PerchAc un libro ti puA2 aiutare e confortare, ti puA2 dare sicurezza, ma ti puA2 anche cambiare. Una volta, un mio compagno di classe mi ha detto: ma come fai ad emozionarti per un libro? E io gli ho risposto che il libro A?N mio amico perchAc se lo leggo quando sono triste o arrabbiata mi sento subito meglio. Quando lo finisco A?N come aver perso la mia migliore amica e posso sentirmi triste per molti giorni. I libri mi fanno stare bene perchAc mi fanno sognare. Insomma, ogni mio libro A?N vissuto e ne conosco ogni minima parte.