una??altra
e una??altra ancora
ogni giorno
esercitando la??esistenza
il compito giornaliero di vivere in mezzo agli altri
a tutto abbinavano un ricordo
al cadere della??ora
della luce
del silenzio
da loro
dunque
ebbi messi al mio granaio
poco li vidi
eppure mi furono vicini
molto
accompagnandomi al balcone
a mostrarmi il giorno
facendomi spazio
nel rientro
per tutto la??impero della casa
centro del mondo non era la ragione
ma quel che lA?? accade
per nascita
sussistenza
e morte
un pane
che dalla??impasto
per il cotto infino al consumato
sfornasse una teologia perfetta
sempre ricorrente
quotidianamente generata
nella??inesauribile forno del cosmo
delle immagini
tra noi
mai si definA?? una filosofia
sapendo
intimamente
diventare il crinale un nuovo paesaggio
il declinare in discesa
una nuova salita
ascoltavo ogni orizzonte farsi vasto
per quanto angusto
infinito
per tanto fosse breve
percorrendo i segmenti
di quel soffio in flusso
da cui
per frammenti di terra
o nei flutti
giunge un vorticare di vita
spinto a racimolarsi
in quel cuore
in quel luogo da??ogni dove
dove riconosce la sua sola magione