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Squarci > mercoledì 11 luglio 2018 - #442
Mistero d'evidenza
Carlo Di Legge
A volte mi alzo nel cuore della notte
e fermo tutti gli orologi.
Hofmannstahl



Non era la divinitA?, affatto, era
poco piA1 di un sussurro alle prime pendici della collina,

era sul punto, su quella porta sempre difficile del sonno: e prese a dire:

ti descrivo
la vita da??ogni giorno, che nasce dalla??impallidire della??oscuritA?,
e di ogni notte, che si genera dallo sbiadire del giorno,
ti dico della??ovvietA? apparente dei giorni e delle notti, che viene a mancare
ai compagni andati
lungo la strada,
presto o tardi,
del comparire e dello scomparire, di chi va e di chi viene.

Ti porto
i luoghi visitati per lungo tempo, poi lasciati per nuova vita,
di nomadi attendati sulle carovaniere in attesa del buio;
dei deserti fioriti con la pioggia e di piazze affollate,
che sono deserti,
di cittA? messe a ferro e fuoco, abbandonati relitti che affiorano,
tutte queste cose ti ricordo, nulla che tu giA? non debba sapere.

E poi non disse,
e pure mi giungeva, e non dormendo ascoltavo: sono
angolo di mondo, casuale
e prodigioso
evento da??atomi.

Dico di questa notte, in cui la??insonnia A?N ricompensa a sAc stessa,
tormento di nascita,
spiaggia malferma a cui si affollano i versi
come un mare da??anime che invochino scrittura, come se scrivere fosse tornare
o restare,
e dico del tempo del silenzio.

Descrivo i giardini dove non si entra e da cui non si esce,

di come un nulla possa farsi distanza, come la??immenso si annienti,
ti dico: e, nella??immenso, della??irrimediabile perdere,
della??inatteso ritrovare e della??essere ritrovato.

Il cuore sa il prodigio del mondo,
mistero da??evidenza, la??inganno necessario, continuitA? che appare ed essendo non A?N,
le figure della ruota che gira, del vettore che orienta, nulla
su cui non ti sia
interrogato.


Nulla che tu non sappia, ora: la bellezza e il dolore,
la ricerca di dio, la??evidenza del nascosto,
la ricerca della??assenza,
le parallele incalcolabili delle parole e delle cose,
come innumerevoli stelle nel cielo terso della notte da??estate, o come
notte che nel lago si rispecchi.

E la notte si fece sovrana,
e la??eco si perse.



10 luglio 2018