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Poesie > venerdì 11 ottobre 2013 - #569
Acqua d'autunno
Carlo Di Legge
Estate, il cammino alzA2 nuvole di polvere.
Non vedi la??acqua se non quando piove a??g
dopo
che la pioggia da??autunno ha lavato i colori,
di luce fa cristallo
e sulla terra spunta una festa da??umili fiori.
Adesso, autunno. La montagna A?N gonfia da??acqua.
Sulla scarpata la terra A?N nera e benedetta.

Guarda la terra che fu polvere: ora A?N morbida e raccolta,
ha la ricchezza da??un melograno,
come di sensuale gravidanza.
Ma la forma della terra A?N acqua,
madre da??ogni forma che nasce dalla polvere
e che domani sarA? di nuovo polvere.

Guardala ora, la??acqua: sembra che resti e scompaia
nella terra,
ingoiata e dissolta a??g
in veritA? la popola, assume ogni figura da??albero e fiore
e frutto, ogni chicco da??uva della terra ebbra.
CosA?? sembra scivolare su di te,
invece A?N proteo della tua stessa forma.
Era polvere che polvere ritorna
nel ciclo che si perde, e resta uguale e crea,
ma se la polvere diviene vita e terra madre,
piA1 gran madre la??acqua, che colora il pianeta.

Non vedo il tempo ma ogni forma visibile del tempo
A?N da??acqua:
nessun deserto calcola il tempo.
Acqua del fiume che include tutti i fiumi,
gocciola e scorre, sa??insinua e si precipita,
velocitA? diverse, dislivello e ristagno, acqua del tempo!

Siamo acqua e miniere della terra,
ognuno una goccia, a suo modo
spiaggia di mare, isola da??oceano, rupe sul fiume.

Il tempo si porta le forme nella polvere,
acqua sono le forme,
il tempo A?N acqua.

Ma ogni cosa ha il suo tempo da??autunno.

Ottobre 2013