il sereno ha preso il posto delle nuvole.
Ma, dove la montagna sale,
emergendo dalla terra sempre uguale
a se stessa, pregna da??acqua,
lassA1, i vapori si presentano.
Le corone minerali attirano le nuvole:
se qui A?N sereno, lassA1 non A?N detto:
questo e quello, paesaggi della??anima.
Dove sei piA1 esposto, lA?, come rocce e muschi,
non ca??A?N foglia che non porti analogie,
sottoboschi sterminati di metafore germogliano.
Le rocce bianche sono dentro, imponenti e segnate,
spaccate e frantumate, la??acqua e la terra le aprirono,
sa??insinuano ovunque, come immagini in mente,
con la terra che gonfia e spinge, forze del caldo
e del freddo; ma giA? spuntano i fiori
colorati e gentili da??autunni e primavere.
Anche le ferite possono germogliare.
Figure evanescenti nel crepuscolo
sa??incontrano e si uniscono
sugli sterrati.
Ed A?N una risposta.
Si fa tardi, al ritorno, e la notte costellata
non mi sorprende. Navigo nel buio
verso le luci.
Fine febbraio 2014