ma
la solitudine ci rende somiglianti:
magnifica
le nostre rughe
come filari di antiche vigne.
La penombra
schiude
aquiloni da??indifferenza.
Dopo che bufere e brine
hanno mutato la forma della vigna,
il contadino non dispera,
con calma lega i rami superstiti.
La luna, col suo occhio di perla,
addormenta la memoria senza fondo.
La solitudine ci riunisce
con le foglie nel suo orto.
Le parole si spengono piano.
Restare in ascolto
A?N la nostra ricchezza.