Sembra unita la storia di mio padre,
a volte, alle vite di noi figli,
come una sorte che ci accompagna.
Neanche un mese
da che si seppe a??g il male lo fermA2.
Ricordo il dolore di mia madre,
i veloci giorni che seguirono.
Era dicembre, cinquanta??anni fa.
Qui, dove sono adesso,
medicine tossiche a litri
mi attraversano le membra, fermandosi ovunque;
le mie braccia sono livide da??aghi,
occhi elettronici scandagliano il mio corpo.
Anche ora A?N dicembre
ma nulla A?N identico a nulla
nella??ordine che allude e non si mostra.
Una severa parca in camice bianco mi ha detto:
a??g puoi farcela.
7. 12. 2012