cammina silenziosa
fino a una manciata di case,
le panchine
guardano il vuoto.
Dai Marini la??universo
A?N un gattino nero
rannicchiato alla ringhiera,
miagola,
e con le zampine
dissotterra fra le grate dei sogni
i visi inghiottiti dalla terra.
Nulla A?N cosA?? distante
nel sereno della??assenza.
Cumuli di secoli
si lasciano cullare sulle stuoie
di foglie,
ma A?N un tenue filo
che sfugge di mano
al primo barlume
di vero.
Da un lato
il terreno scoscende lungo il pendio.
Si aprono fiori bianchi
tra le cose che muoiono.