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Poesie > lunedì 4 maggio 2009 - #553
Lo straniero
Carlo Di Legge
Questa notte, il vento si leva e soffia selvaggio dalla
campagna sui tetti.
Timori ancestrali mi attraversano
ogni nervo, nella mezza oscuritA? delle stanze.
Un segnale buio, anche un leggero mal di testa, puA2 estraniarmi.
Segno di cosa?

Dove sono le cose che furono,
dove le cose che saranno? Dova??A?N andato il viola delle
montagne grigie, dove sarA? il nero che sarA??
E coloro che furono e saranno, dove sono?

So il luogo del presente. Cosa??A?N,
il luogo di ciA2 che fu, di ciA2 che sarA??Veramente A?N qui? Il nostro linguaggio A?N un errore, ca??A?N un
altro linguaggio, che mostri le cose?
Qualcosa in me domanda,
qualcosa in me deva??esservi che puA2
domandare sulla??immenso.
Basta a dire
che in qualche modo non rientro nelle strette
maglie delle cose?



8.3.2009