parlano di te, non mi piacciono.
Nulla??altro. Il linguaggio vaneggia.
Ma, ammesso che tu ci sia, dovrei ringraziarti per come le cose sono?
A partire dalla morte, il gran timore di tutti i mortali, non vedo
perchAc dovrei.
Ma provo: e ringrazio te, dio indifferente.
Delle cose preziose della??esistenza ti ringrazio, senza sapere di te.
Sia lode a te: ma non credo di conoscerti.
Sia lode per il colore dei metalli, per il diverso risplendere del
rame e della??oro, per le pietre che porta la terra, per le diverse
densitA?.
Non per il commercio delle pietre e per le guerre, per gli
uomini che muoiono per i metalli e le pietre.
Sia lode per la??acqua generatrice di simboli e di vita, per la nutrice
terra. Ma non per la brama della??acqua e della terra.
Sia lode a te per la bellezza delle donne, per il profumo e per
il sorriso, per la??affetto e la voce e per il desiderio che ispirano,
ma non per la violenza, per la concupiscenza e ciA2 che possono
subire
da uomini brutali.
Sia lode a te e agli uomini buoni, per la??amicizia di cui ci onorano,
sia disonore alla malvagitA?, che causa fortune e differenze.
Lode a te per le intelligenze degli uomini, perchAc hanno
cambiato il piccolo mondo, anche se non vanno
molto lontano.
Sia lode a te
per il cibo, per le stelle ardenti e per quelle fredde, per il sole
motore e per le geometrie dei pianeti, per il mare ambiguo,
per il cielo amico, che puA2 farsi estraneo.
Per tutte le cose puA2 salire a te un movimento di lode.
Se sia dovuto, se tu sia, se abbia a che fare con il mondo,
non so. Ma nutro
ammirazione, e alcuni uomini che ti lodano sono grandi.
Anche se non mi salverai, potrei essere giA? salvo.
Lode anche per questo giorno, per questo malessere, leggero
come un disappunto.
8.3.2009