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Poesie > giovedì 20 aprile 2006 - #798
Pellegrinaggi
Licia Pizzi
Il mio itinerario quotidiano
parte
da quella vertebra
quella
da quel nodo di ossa in fondo alla tua schiena.

Il tuo corpo A?N la mia casa
il viaggio
che non ho mai smesso
ventoso e scomodo
una piazza, meglio una panchina
di marmo fresca
di fronte al mondo dove sedermi a
raccogliere e scomporre frammenti di sguardi e unghia
polvere di tempo
da cui sono stata messa in guardia.

La navigazione, con bende e pali a cui legarsi stretti,
comincia
quando le tue braccia sono allungate e pendule
come a filo da??acqua
senza forza e con le mani in fondo
vive.

Il tuo corpo A?N la mia casa
un carrozzone itinerante lontano dal circo
se stai di spalle
un muro fresco per la??estate
a volte
una stanza in nero
da abbandonare sbattendo la porta
per ricominciare passo dopo passo
a seguire quella linea curva
che conosci
quella??accenno di strada ferrata.