Poesie | venerdì 17 giugno 2011
Maria Teresa Moscariello
Freddo
A volte
la sola
cosa
a cui
si aspira
è
l’immobilità
più assoluta.
La
dilatazione
della propria
gabbia toracica
diventa penosa,
e persino lasciare
gli occhi
socchiusi
diventa
un
tormento;
senza parlare
della violenza
e del dolore
che
si provoca
alla volontà
nel tenere
la penna in mano
e scrivere.
Mani gelate, piedi gelati, piccoli brividi alla schiena
e l’intollerabile luce del lampadario.