Domenico Ingenito
Il cuore tutt’intero in Portogallo, con lo sguardo che gli pulsa in Iran, e la sacra fiamma della scrittura in testa. Incostante, questo sì, sebbene ostinato nei suoi interessi: guarda attentamente ogni gesto con un grandangolo. E in ogni scatto c’è sempre un po’ di movimento. Forse non ha capito bene la distanza tra le immagini e le parole; ma prova ad abbracciarle le cose che vede, stamparle nel suo nero, oppure dirle in modo lento e conciso. Si propone di intraprendere la lunga carriera della ricerca, si guarda spesso le mani. Impasta pane, spesso, in mancanza di terra. Ama Napoli Odia Napoli Ama Lisbona. Ritorna spesso, scrive su un’agendina nera i passaggi estemporanei di un nuovo gesto. Dovrebbe forse limitare le sue fiamme a pochi interessi concentrati, abbandonare buona parte della fotografia, le lingue... ma poi pensa che non può permettersi di lasciar perdere le lingue che sono un’alta marea. E le argina con un po’ di poesia. Qua e là.
2006 | Poesie
Domenico Ingenito
Non ora