Ea?? molto interessante. Un tema cui tengo molto - e che ben si sposa alla??interrogativo - A?N la morale sensitiva. In sintesi, i possibili effetti sull'anima delle impressioni esterne, del clima, dei colori e di ogni forma di percezione 'estetica' ...
La morale sensitiva. Gli effetti (sull'anima) delle impressioni esterne, del clima, dei colori e di ogni forma di percezione 'estetica' non hanno un mero riflesso a??sensorialea??, ma stimolano e possono condizionare noi, la nostra psicologia, forse anche la stessa nostra visione del mondo.
La percezione dei colori non A?N solo una ricezione fisica, passiva del sistema cromatico; vi A?N una ricaduta psicologica, morale nella??esperienza dei colori (di ciascun colore, perchAc ciascuno ha i propri effetti).
Le percezioni sensibili attivano sA?? la riflessione, ma chiamando in causa una ragione di tipo sensibile.
Mi sembra centrale la scelta della citazione di Wittgenstein, il quale auspicava una descrizione della??esperienza dei colori di tipo fenomenologico: la??attenzione va non tanto (o, comunque, non solo) al versante fisico, oggettivo della visione dei colori, quanto alla dimensione, per cosA?? dire, soggettiva della??esperienza che ciascuno ha del fenomeno colore. E che cosa tale esperienza comporta nel soggetto.
Mi sembra un significativo riferimento teorico per queste riflessioni.
Che cosa causerebbe in me il risveglio in una??aurora verde ? Assolutamente, inquietudine a?| un cielo tramato di verde non rientra nelle mie preferenze.
Ma poi, A?N il tema del dibattito: vi A?N certo un pregiudizio culturale in questa esperienza estetica, suppongo.
Non solo una esigenza emotiva di colori caldi a?|