Poesie | domenica 8 gennaio 2012
Francesco Jonus
Canto della volta invernale
Notte esangue, con poche stelle
sfolgoranti di luce tremula, a puntellare
la distante volta invernale.
Lo spazio appare come scura distesa,
innalzata sopra le poche foglie rimaste.
Un alito acuminato penetra appena sotto pelle,
ti porta memorie di montagne mai viste, spettri
di ghiaccio, e nei tuoi ricordi senti
uno spicchio d’anima che si accende
al tocco.
Un canto acuto e intangibile freme stanotte,
lo si può quasi raggiungere, lì, sulla soglia dello
spirito, e lasciare che l’animo si intoni con esso...
E ancora sono qui fermo a chiedermi
di me stesso,
sondando cautamente il mio cielo, come se lo spazio,
sopra, disponga e consigli un nuovo ordine, e aiuti a
ponderare i sentieri…
I pensieri possono forse risplendere di luce riflessa?