Poesie | martedì 21 dicembre 2010
Roberto Mellone
Poesie
"Mito astronomico"
In principio
vi erano tre lune:
una piccola e gialla ,
una media e arancione,
e una grande e rossa.
Un giorno
quella media e arancione
guardò la grande, disse :
“Tu non esisti
e qui per te
non c’è posto”.
(E la grande luna si lasciò cadere di sotto.)
Poi quella piccola e gialla
fissò quella media e arancione
e disse:
“Tu non esisti
e qui per te
non c’è posto”.
(E anche quella, si lasciò cadere di sotto.)
Così rimase nel cielo
una sola luna
minuta e gialla,
che ora
guarda le strisce ondulate
da zebra sconvolta
e i bei colori
della terra.
"La notte…"
La notte cova
un sogno smeraldo,
dinanzi alla pietra scura
impallidisce la luna.
Nell’umido
annega il mondo.
"Una stella"
Cade una stella
come un nastrino giallo.
L’universo
s’apre.
Come una carta regalo
fra le costellazioni.
"Piccola poesia della malinconia"
Gennaio vola triste sui tetti,
e avvolto nel suo mantello grigio
consuma a poco a poco,
la lunghissima pipa.
Alla finestra
si raffreddano in fretta,
i cuori come le torte.
Cadono giù,
i rami degli alberi infreddoliti.
La piccola margherita gialla
sfodera contro il freddo
petali come artigli.
Combatte un po’
e poi si raggrinzisce.
"Sulla collina"
Oh terra:
di luminosa seta
t’avvolge
la luna.
"Alla terra"
Terra,
morire
sarà per il mio corpo
entrare
nelle tue radici profonde.
Per rinascere
in silenzio un giorno:
Ortica
edera
abete
o gelsomino.