Poesie | sabato 18 dicembre 2010
Francesco Olimpico
Anima
Chissà se da bambino qualcuno mi ha rubato l’anima, chissà se da bambino qualche strano mago o santone soffiando forte sul mio viso ha dissolto l’anima. Devo esser cresciuto senz’anima, per colpa di uno strano sortilegio, di una strana magia o forse semplicemente sono nato senz’anima per colpa di un parto prematuro…
Ho letto che al momento del concepimento due cellule si fondono tra loro…una specie di danza le fa incontrare e poi una volta vicine diventano una sol cosa..che cresce, cresce e diviene giorno per giorno. Organi, tessuti, muscoli, ossa...è tutto in divenire, giorno dopo giorno…forse il tessuto dell’anima è l’ultima cosa che si forma…e io…sono nato proprio prima di quei fatidici giorni…Mia madre avrà pensato che bel bambino…è sano, mangia, piange e sorride…e invece…mi mancava qualcosa…qualcosa che gli occhi non potevano scorgere..
Quanti anni sono passati da quel giorno, da quel primo respiro, da quel primo vagito…il tessuto dell’anima non è cresciuto, è rimasto un abbozzo…e anche ora che sto invecchiando quel tessuto non mostra rughe. La mia anima è un abbozzo con la forma di un grembo, forse è per questo che sento accogliere in me ogni cosa. Sento che quell'abbozzo a volte assorbe l'anima altrui. Una surreale osmosi mi porta in alcuni giorni ad avere un'anima. Non capita spesso, e non capita con tutti. Quell'abbozzo di tessuto informe e immateriale quei giorni acquista peso..sembra dilatarsi..per poi tornare a contrarsi poco dopo...il tempo di un respiro, il tempo di percepire l'anima di colui o colei che ho incontrato. Sono nato senz'anima e privo dell'anima ne rubo un pò agli altri. Quel che rubo dura istanti, poi svanisce...e torna il vuoto, un grembo vuoto che tutto accoglie ma che mai è sazio. Quando sento di aver un'anima i miei occhi hanno una luce diversa, colgo le sfumature, il chiaroscuro di ogni cosa. Assaporo la pienezza dei tuoi gesti e le parole che la tua voce tace. Poi tutto svanisce e...torna il vuoto.
Ho un senso di vuoto, l’ho sempre avuto…mi è sempre mancato qualcosa..sono sempre andato alla ricerca del lontano…del vuoto e mai del pieno…del tramonto e mai dell’alba…sì deve esser colpa di quel parto prematuro, e dell'assenza di un'anima.