Poesie | sabato 18 dicembre 2010
Lucia Vitelli
Solstizio d'inverno
Il solstizio d’inverno
ha intagliato un vascello
tra le rocce della montagna.
Con le stelle della sera
ne seguiamo l’orlo,
solitaria immanenza,
altitudine che dà profilo al sogno.
Il tuo viso silenzioso rifugiato nel mio grembo
versa parole al gravido notturno.
Non odo il suono della voce,
né chiedo,
perché la mia vanità
non condizioni il dono che vorrei.
Margini di strada nei tuoi occhi di sabbia,
e pietre.
Si scava ogni giorno a mani nude
l’infinito, in altra forma.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.