Poesie | sabato 6 marzo 2010

Marco Parlato

Perché tu prendi sempre tutto di me

Perché tu prendi sempre tutto di me,
non per tuo capriccio, né per volontà:
tu accogli ogni mia parola o sguardo,
avvolgi i miei pensieri e li assorbi.

In te rinchiudo il Chronos
dei miei giorni.
Eremita tra la folla cammino
perdendomi tra i pensieri…


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.