Poesie | domenica 8 gennaio 2006

Francesco De Sio Lazzari

In ricordo di... (5)

Ti guardavo
ti spiavo
mi chiedevo
quanto avresti resistito.
Ero sgomento
quando ti abbandonavi
a pause di riposo.

Cedevi al mio desiderio
quando accettavi
di alzarti,
e quando sorridevi.
Quando tentavi
una normalità
che certo ti pesava.

Sei morta di mattina.
Forse volevi
che io ci fossi.
Ti sei spenta
mentre cercavo
di aiutarti
e ti abbracciavo.
Era come se vagassi smarrita
mentre resistevi alla fine.
Spero che fermarti
sia stato per te,
almeno per un istante,
come un sollievo.

E’ iniziato, allora,
il tuo silenzio,
un silenzio ondulato,
nel quale ti percepisco ancora.
La tua presenza,
invisibile,
è lieve
come un sospiro.
Si muove intorno a me.

Dovunque io vada
o fugga
o resti,
sei con me.

C'è una terra dei vivi
e una terra dei morti.
Ma il confine è sottile.
Pensarti affina
la mia mente,
e rende visibile
la tua presenza.
Un filo tenace
ci lega.
E' l'amore.


Su Francesco De Sio Lazzari
E' il Decano di Orientexpress, carica che deve solo al minaccioso scorrere del tempo. (Volentieri rinunzierebbe, ma sembra sia impossibile!) Ha insegnato "Storia delle religioni” all’Orientale, ispirandosi all’idea che l’insegnamento debba soprattutto decostruire le certezze. Sensibile ai dislocamenti dei testi, alle intensità, ai divenire, alle linee di fuga, insegue da sempre le suggestioni di un pensiero che sia spazio di dissoluzione, dissolvenza di soluzioni. Ama i percorsi autodistruttivi, i rituali della perdita, l’indifferenza alle certezze.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Orientale Lumen - Studi e vita all'Orientale, di Francesco De Sio Lazzari (I Dibattiti, 2020)