Poesie | martedì 9 febbraio 2010

Lucia Vitelli

Alle ombre

Mi costringo ai silenzi. Non c’è spazio per altro:
dai vetri dei balconi
stagliano in lontananza il tempo e
il fuoco. L’orologio perso
e poi restituito
rimette in moto il tempo,
e le lancette
compiono i loro giri senza fine.


Mi fa paura
questo silenzio,
che mi accompagna
sul fondale di un racconto.
Prove e fantasmi si moltiplicano.
E danzano,
sul mio limite, dove ho creduto
tu fossi.

Questa volta, non è come le altre volte,
le cose hanno un nome assecondando le stagioni,
basta niente,
e battono i pomeriggi
sulla terra fredda.

La fontanella della piazzetta corre
in riflessi di illusioni – non per te, dai tanti mondi –
bollicine si raccolgono nella vasca
a forma di conchiglia. Rumori.

Rumori soliti spezzano dentro.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.