Poesie | domenica 3 gennaio 2010

Giusi Viscardi

Basta camminare…

Basta camminare con i piedi
nelle scarpe
Pancia in sotto
Pancia in sotto
e gambe all’aria

L’aria punge
e fa finta di cantare
- canta note stonate -
Pancia in sotto
Pancia in sotto
e gambe all’aria

Selvaggiamente dormono
Idee Verdi Incolori
Selvaggiamente echeggiano
ululati paurosi
nel fitto tetro
delle strade di giorno
Tacitamente ammiccano
i soli
nella nebbia pulviscolo del sole
rosseggiante di pioggia

E s’avviano quieti al tramonto
in stretta minoranza
corpi nudi incatenati
e occhi neri
in volti bianchi
- poveri diavoli solitari -

S’avviano a vedere
il Processo delle Idee
la Lotta dei Discorsi
Rane contro Topi
per un accidente
un incidente
per caso o per vergogna
per paura d’annegare
nella propria ignoranza
o sotto il peso altrui

Ma il Processo non si tiene
è già tutto decretato:
Ideologia volteggia
in rossi drappi indiani
intrecciati a fili d’oro
e a lume di candela
proietta la sua Ombra
e danza
sulla sua bara
e ride

E le candele emanano
una luce dolce
- di niente -
e il profumo afrodisiaco
della Parvenza
delle Leggi
e dell’Inconsistenza
dei Sistemi

E i solitari dormono
e non c’è più Opinione
nel declino dell’Impero
- dei Sensi o dei Dementi? -
e che sia Democrazia o Dittatura
Incoscienza o Utopia
è una questione vecchia
come il tempo
quando il Tempo si fa vecchio

Danza Ideologia nella sua bara
e ride:

Basta camminare con i piedi
nelle scarpe
Pancia in sotto
Pancia in sotto
e gambe all’aria


Su Giusi Viscardi
All'anagrafe: Giuseppina Paola Viscardi. Laureata in Lettere Classiche nel 2003 su Teriomorfismo e iniziazione. Preso atto che nella vita tutto ruota intorno al sacrificio ha pensato bene di continuare i propri studi in Storia delle Religioni occupandosi di sacrificio umano, sacrificio carneo e offerta vegetale nella religione greca antica, per imparare un giorno a tenere a bada i propri dèi. Ha pensato anche di prendere un tesserino da giornalista pubblicista perché crede fermamente che esista ancora, da qualche parte, un giornalismo giusto, potente e in grado di scuotere le coscienze. Tutto il resto è sogno, ma se è vero che “i sogni son fatti della stessa sostanza dell’aria” in fondo è di essi che ci nutriamo: senza, non riusciremmo nemmeno a respirare!

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.